Gara molto importante per il Sangiuliano che domani al “Bruno Benelli” di Ravenna (inizio alle 15, arbitro Marchetti di L’Aquila) cerca di sfatare il tabù trasferta (finora un solo punto in tre partite) significherebbe da un lato una gran bella iniezione di fiducia, dall’altro vorrebbe dire accorciare notevolmente la classifica, visto che il Ravenna guida il gruppo con 14 punti.

Insomma una bella opportunità come spiega proprio il tecnico Andrea Ciceri nel pre partita: <Dopo la sudata e meritata vittoria di domenica, il calendario ci offre una bella opportunità che è quella di provare ad alzare il nostro livello di prestazione, perché troviamo quella che, dati e classifica alla mano, in questo momento è la miglior squadra del campionato, non a caso sono imbattuti, hanno sempre vinto in casa e incassato solo due gol, per cui quello che riusciremo a fare avrà grande significato>.

Facile dunque prevedere cosa si aspetta il tecnico gialloverde dai suoi: <Vorrei vedere una prestazione convinta, determinata e coraggiosa da parte della squadra nella quale dovremmo mettere in campo quei concetti tecnico tattici che potrebbero darci una mano per provare a mettere in difficoltà la capolista. Cerchiamo il risultato che sarà conseguenza in parte di tutto il valore prestativo che riusciremo a dare perché comunque a Ravenna non si fanno punti se non si fa la prestazione. E’ sicuramente un test probante dove si alza il livello della difficoltà, a prescindere dal risultato finale la classifica non può avere valore in questo momento, perché secondo me almeno fino a dicembre, ossia a fine andata capiremo per cosa questa squadra sarà chiamata a competere>.

Ciceri chiede ai suoi anche maggior leggerezza, soprattutto dopo la vittoria sul Certaldo che ha ridato maggior sicurezza a tutto il gruppo: <Domenica vorrei che i ragazzi interpretassero la partita con coraggio e spensieratezza, provando a portare in campo quei concetti su cui ci stiamo allenando, che ci possono rendere una squadra difficile da affrontare e che devono rappresentare le nostre armi per provare a ribaltare il pronostico avverso>.