Domenica ha dovuto raccogliere sei volte la palla in fondo alla rete e la cosa non deve essere stata sicuramente piacevole. Tuttavia Filippo Manfrin, giovane portiere ex Cittadella, ha già voltato pagina e guarda alla prossima sfida di campionato con il Forlì: <Da portiere prendere sei gol dà molto fastidio – commenta – perché si tratta di un’umiliazione, però sappiamo tutti che bisogna voltare pagina in fretta e lasciarsi alle spalle quanto successo domenica scorsa>.

Il rischio che il 6-2 incassato sul campo del Corticella possa influire non tanto nelle gambe, ma più che altro nella testa della squadra, c’è, ma al tempo stesso in tutto il gruppo la voglia di riscatto prevale sul resto: <Nel calcio si ha la fortuna che arriva sempre la partita successiva – continua il 19enne di Vicenza – e quindi si ha la possibilità di riscattarsi immediatamente. Dobbiamo farlo per noi, per la società, per i tifosi e perché dobbiamo dimostrare il nostro valore che certamente non è quello visto a Bologna domenica scorsa>.

Di fronte una formazione come il Forlì che ha appena cambiato allenatore e che nell’ultima giornata ha trovato la prima vittoria stagionale: <Chiaro che quando si cambia mister si hanno altre motivazioni – spiega Manfrin – però noi dobbiamo pensare esclusivamente a noi stessi e a dare il massimo per portarci a casa questa vittoria>.

In settimana con il suo preparatore dei portieri, Andrea Campagnolo ha analizzato bene quanto successo nella sfida con il Corticella, lavorando anche sulla parte mentale: <Abbiamo cercato di capire quello che non ha funzionato e soprattutto abbiamo cercato di far tesoro degli errori commessi, però poi ci siamo concentrati sul solito lavoro per affrontare al meglio la prossima sfida con il Forlì>.

Manfrin fa parte dei 17 nuovi elementi di un gruppo totalmente rivoluzionato e al quale era lecito dover dare del tempo per consolidarsi: <Sicuramente questa cosa incide, però non deve rappresentare un alibi per certe prestazioni che non dobbiamo assolutamente ripetere. Serve solo capire cosa si è sbagliato e prenderlo come lezione per il futuro>.

Cresciuto nel settore giovanile del Cittadella, con cui ha anche vissuto alcune esperienze come secondo portiere in Serie B, per lui si tratta dell’esordio nel calcio dei grandi: <L’impatto con la Serie D è stato molto forte – conclude il classe 2004 – e sia a livello di singoli che quello di squadre ho trovato tanto agonismo e tanta qualità che mi hanno colpito. Nello specifico poi nel nostro girone ci sono tante squadre che puntano a vincere e piazze molto importanti, per cui sarà davvero una stagione tosta, ma noi faremo di tutto per raggiungere l’obiettivo>.