Altro impegno probante per il Sangiuliano che domani pomeriggio (inizio alle 14.30, arbitro Torreggiani di Civitavecchia) riceve al “Guazzelli” di Riozzo la Victor San Marino. La squadra di Andrea Ciceri (che proprio nella gara d’andata esordì sulla panchina del Sangiuliano), si troverà di fronte quella che lo stesso tecnico gialloverde definisce una certezza: <Al mio esordio stagionale a San Marino – spiega Ciceri – la Victor veniva giudicata come una vera e propria sorpresa. A distanza di un girone e dopo aver visto tutte le avversarie, penso che ormai sia una certezza e il fatto che stia contendendo il primato a realtà più accreditate alla partenza sia figlio solo di tanti meriti sportivi, come la conoscenza tattica, lo spirito di squadra, la freschezza atletica, la fiducia mentale, le doti tecniche di alcuni singoli e la bravura sui calci piazzati. Tutte doti che la rendono il collettivo, se non il più forte, per me il più difficile da affrontare>.

Tuttavia anche al sua squadra sta bene e arriva da sette risultati utili consecutivi, ma Ciceri tiene un profilo basso: <Non riesco a guardare la classifica in questo momento. Le posizioni importanti sono troppo lontane e quelle delicate ancora pericolosamente vicine. Preferisco rimanere focalizzato sulla singola sfida che ci aspetta, sperando di confermare anche questa volta che questo gruppo ha valori importanti e ha le armi per giocarsela alla pari con tutti>.

Il recupero di Anton, al rientro dopo i tre turni di squalifica, e di Milan, rappresentano le buone notizie in casa Sangiuliano che ha però perso fino al termine della stagione Solerio, operato al ginocchio: <In settimana abbiamo ricevuto la notizia che Solerio ha concluso anticipatamente la stagione e ciò mi rammarica molto perché é uno dei calciatori su cui la società aveva fondato le sue ambizioni iniziali e, dopo non averlo praticamente mai avuto a totale disposizione, speravo di recuperarlo almeno per il finale. Da come era stata concepita, la squadra si sta ringiovanendo parecchio, ma questo per me non è un problema, purché si conceda ai ragazzi, soprattutto ai più giovani, il tempo per apprendere e la possibilità di sbagliare>.