Il Sangiuliano torna in campo dopo la storica promozione in Serie C nella sfida di domani pomeriggio (inizio alle 15, arbitro Peletti di Crema) con la Real Calepina. I gialloverdi saranno accompagnati per l’occasione da un clima di festa con tutti i ragazzi del settore giovanile e da una passerella d’onore per celebrare il trionfo di mercoledì scorso. Per l’occasione anche le telecamere di Sportitalia con la gara che sarà quindi trasmessa in diretta tv sul canale 61 del digitale terrestre. Inoltre sarà presente anche un rappresentante della Lnd per consegnare il trofeo della vittoria del campionato. Insomma tanti motivi di orgoglio, così come traspare dalle parole di Andrea Ciceri: <Il campionato è vinto e al di là della gioia che ne deriva, quasi mi spiace – commenta il tecnico lodigiano – perché, come dico da qualche settimana, la squadra è in condizioni psicofisiche smaglianti e poter allenare un gruppo così al culmine di dieci mesi di duro lavoro è davvero entusiasmante, quindi ben venga la possibilità di giocare ancora. Se guardo indietro ho il rammarico per troppi punti svaniti per un niente, ma forse sono stati passaggi necessari per arrivare ad essere oggi quello che siamo, cioè i più forti di tutti, in tutto e per tutto. Proprio in virtù di queste considerazioni dobbiamo sentirci il dovere e il piacere di fare ancora il nostro meglio anche nelle ultime tre partite. La miriade di congratulazioni ricevute da tutti i protagonisti in questi giorni attesta, per me, come questa società e questa squadra abbiano guadagnato, dentro e fuori dal campo, il rispetto e la stima di tantissima gente, anche tra gli avversari più agguerriti. Tutto ciò che è stato fatto non era per niente scontato, per una realtà così nuova, ambiziosa e invidiata. Ogni mezzo passo falso disciplinare, comportamentale o mediatico sarebbe stato facilmente attaccabile, soprattutto da quando abbiamo cominciato a guardare tutti dall’alto della classifica, ormai più di un girone fa. E invece non abbiamo mai sbagliato. Alla conclusione dello scorso campionato non ricordo che ci fosse la stessa considerazione nei confronti della società che vinse. Per questo mi sento fortunato nel guidare la squadra più forte di tutte, tanto quanto orgoglioso della sportività e umanità che ha sempre contraddistinto l’intero ambiente. Vittorie e sconfitte nel calcio fanno parte di un gioco tanto bello e spesso non le puoi determinare, Certi valori invece esprimono chi sei e come te la vuoi giocare e fino all’ultimo minuto noi dobbiamo sapere bene cosa vogliamo da noi stessi>.