L’amministratore delegato del Sangiuliano, Andrea Luce, torna sulla questione legata alla mancata riammissione, dopo la scadenza delle domande d’iscrizione, di martedì scorso: <E’ stata una vera porcata quella servita dal Siena e da chi ha curato una domanda d’iscrizione palesemente incompleta e guardacaso era il nostro ex direttore generale, esonerato lo scorso settembre, che evidentemente ha voluto farci questo sgarbo. Per quello che ci riguarda abbiamo dato mandato al nostro legale di procedere per valutare ogni possibile situazione>.

L’amarezza di Luce per la mancata riammissione è tanta, quasi quanto quella per la retrocessione sul campo: <Si parla tanto di riforme del sistema calcio, ma poi si dà modo a certi personaggi di continuare a operare all’interno di questo mondo, quando si dovrebbe partire proprio da lì per provare a cambiare le cose>.

Ora però, in attesa di nuovi sviluppi, il suo lavoro è concentrato alla costruzione della squadra per tornare subito tra i professionisti: <In queste settimane abbiamo lavorato ogni singolo giorno per farci trovare pronti – continua Luce – e lo abbiamo fatto sottotraccia, nel silenzio perché per prima cosa dovevamo capire quale sarebbe stato il nostro destino. Dalla prossima settimana usciremo allo scoperto perché stiamo costruendo una squadra che avrà come unico obiettivo quello di provare a tornare subito in Serie C>.

C’è poi anche la questione stadio che, anche in questo caso, è stata risolta: <Posso solo dire che abbiamo già definito quale sarà la nostra casa per il prossimo anno, ma preferisco rimandare l’annuncio a una conferenza stampa dedicata e nella quale vorrei chiarire un bel po’ di cose a tal proposito, perché altrimenti sembra che noi parliamo a vanvera quando in realtà abbiamo già definito tutto su diversi fronti, compresa la realizzazione dello stadio>.

Qualcuno in queste settimane di silenzio ha addirittura messo in discussione le reali ambizioni del Sangiuliano e su questo l’ad gialloverde sgombera subito il campo da equivoci: <La società ha deciso di fare a meno di persone che non sono mai state realmente utili alla causa e a differenza di altri, abbiamo la fortuna di avere una proprietà solida e forte. Personalmente poi ritengo sia necessario guardare in casa propria, almeno io ho sempre fatto così, senza avere nessun problema con altri club, tanto da avere ottimi rapporti con tutti. Eravamo pronti alla riammissione in Serie C e siamo quindi pronti a ripartire più forti e convinti di prima anche in D. Anzi certe chiacchiere ci danno ancora più motivazioni e stimoli, più passa il tempo e più diventeremo forti>.

Infine un pensiero sul suo stato d’animo: <Da un lato mi sento sedotto e abbandonato – conclude l’ad del Sangiuliano – ma proprio per questo dall’altro invece, insieme a tutti i miei collaboratori, sono carico a mille e pronto a partire non in prima, ma in quinta>.