E’ rimasto per riportare il Sangiuliano in Serie C, impresa per altro che a Matteo Bruzzone è già riuscita per due volte consecutive nelle ultime due stagioni giocate in D. Prima con il Seregno e poi proprio con il Sangiuliano il difensore classe 1994 ha infatti centrato l’obiettivo vincendo il massimo campionato nazionale dei dilettanti.

Adesso ci vuole riprovare per la terza volta tanto da essere sempre il primo a tirare il gruppo: <Come in ogni preparazione questa è la fase più importante – commenta dal ritiro di Spiazzo in Trentino – perché si lavora sodo e al tempo stesso si cercano di assimilare i concetti del mister>.

E proprio con Manuel Iori, Bruzzone è da subito entrato in grande sintonia, tanto che l’ex capitano del Cittadella lo ha preso come vero e proprio punto di riferimento per il nuovo gruppo: <Non siamo rimasti in molti rispetto all’anno scorso – continua Bruzzone – e quindi è normale che il mister cerchi di confrontarsi con noi che abbiamo più esperienza e che soprattutto conosciamo già l’ambiente. Mi trovo molto bene con Iori e con il suo staff e mi piace l’idea di gioco che ha in mente>.

Possesso palla, ma anche tanta voglia di essere sempre propositivi e con l’intento di cercare di avere il controllo della partita. Concetti che la squadra ha provato a mettere in campo nelle due amichevoli sin qui disputate con Pinzolo e Primavera del Sudtirol, chiuse con una vittoria e un pareggio: <Stiamo lavorando bene secondo me – spiega il difensore di Paderno Dugnano – e le basi dalle quali vuole partire il mister sono molto interessanti. Chiaro che ci vuole tempo perché, come in tutte le situazioni, serve rodare la squadra e che ognuno sappia quello che deve fare, con i meccanismi di gioco che dovremo memorizzare al meglio. Nelle prime due uscite penso che siamo andati bene cercando di fare quello che il mister ci chiede, magari in alcuni casi forzando anche le giocate, ma in questo momento è giusto così e queste amichevoli servono soprattutto a questo>.

Tra l’altro il probabile slittamento dell’inizio della stagione anche in Serie D, potrà essere un piccolo vantaggio per i gialloverdi: <Diciamo che una settimana in più non farebbe male soprattutto per chi come noi ha cambiato tanto>.

A tal proposito sono arrivati molti giovani interessanti tra i tanti volti nuovi: <In questa categoria i giovani diventano fondamentali e noi penso che ne abbiamo di bravi che stanno lavorando con grande impegno e che sono propensi ad ascoltare i consigli dei più vecchi>.

Quella che si appresta a vivere si augura possa essere la stagione del riscatto, ma anche quella nella quale, con ogni probabilità, avrà al braccio la fascia da capitano: <La retrocessione dell’anno scorso nessuno di noi l’ha digerita – conclude Bruzzone – e chi è rimasto ha certamente il dente avvelenato con il destino che è stato crudele con noi. Vogliamo regalare una nuova gioia alla proprietà e a tutto l’ambiente. Il fatto di indossare la fascia è sicuramente un motivo d’orgoglio e di grande responsabilità per me. In passato mi è capitato nelle precedenti squadre di farlo e è sempre qualcosa di significativo per un giocatore, ma la cosa che più mi interessa è che il Sangiuliano torni nei professionisti>.